giovedì 5 dicembre 2013


Natale a 5 assi !

L'arrivo delle festività natalizie coincide, per noi, con l'arrivo di una nuova macchina, capace di realizzare tutto ciò di cui hanno bisogno i nostri clienti.




Stiamo parlando di Rover A, il centro di lavoro a controllo numerico che risponde alle esigenze più varie. Infatti può lavorare pannelli di diversi formati grazie alla variabilità delle taglie e migliora le performance nelle lavorazioni per serramenti grazie ad elettromandrini più potenti e un sistema di bloccaggio pezzi da top di gamma. La nuova unità operatrice 5 assi, compatta e tecnologicamente avanzata, consente la lavorazione di pezzi con forme complesse garantendo qualità e precisione.



Sì, un po' come il ''ferro vecchio'' di Iron Man.
I nostri uomini potrebbero diventare Wood Man!!






Scherzi a parte, siamo lieti di annunciarvi quest'importantissima novità, che ci rende sempre più all'avanguardia ed aperti all'uso di nuove tecnologie, che possano esser d'aiuto alla mente umana sia nei tempi che nei modi di lavorazione, rendendo meno pericolose alcune manovre di lavoro, senza sostituire l'uomo stesso ovviamente!

Vi alleghiamo, per farvi comprendere al meglio di cosa stiamo parlando, la definizione di Centro di lavoro a controllo numerico, con alcune immagini illustrative.

Il controllo numerico è una caratteristica delle macchine utensili: si dicono "macchine a controllo numerico" o macchine "CN" quelle macchine utensili il cui movimento durante la lavorazione è diretto da un computer integrato nella macchina che ne comanda gli spostamenti e le funzioni secondo un ben definito programma di lavoro.
Le macchine CN non sono robot: i robot sono in grado di adattarsi a variazioni dell'ambiente in cui stanno operando (oggetti non nella posizione prevista, intromissioni di altre macchine o di operai umani) e portare a termine ugualmente il compito a cui sono preposti; una macchina CN invece si limita ad eseguire il programma impostato a prescindere da cosa accade intorno ad essa ed è responsabilità dell'operatore preparare i pezzi da lavorare ed intervenire in caso di imprevisti. In altre parole, le macchine CN devono sempre operare sotto la supervisione di un operatore umano, mentre i robot possono, al limite, operare senza alcuna supervisione.







Gli assi:
Caratteristica principale di queste macchine è il numero di gradi di libertà disponibili, detti assi della macchina. Generalmente 2,3, o 5. Il controllo numerico di una macchina si basa sulla misura della posizione delle sue parti mobili tramite encoder e sull'azionamento controllato di attuatori (motori, pistoni idraulici o altro) che governano il movimento della macchina in modo da posizionare l'utensile di lavorazione in un punto arbitrario scelto con precisione. Un dato movimento della macchina misurato da un encoder e controllato dal computer attraverso un motore, in modo tale che sia possibile posizionare la macchina con precisione in un punto arbitrario della corsa disponibile si dice asse controllato, o più semplicemente asse della macchina.


Per esempio: una generica fresa CN, che può muovere il suo utensile in tre direzioni (x, y, z) ha tre "assi" controllati, cioè tre direzioni di moto controllate dal computer attraverso i motori e di cui si può programmare il computer affinché fermi l'utensile in un punto a piacere lungo queste tre direzioni (entro i limiti della corsa massima meccanica); la rotazione del mandrino in genere invece non è un "asse", perché il computer di controllo non può comandarne il posizionamento esatto in un punto qualsiasi, ma si limita a impostare e mantenere una data velocità di rotazione; tantomeno sono "assi" eventuali movimenti accessori di tipo on/off (portelli per sfridi, pompe per acqua o aria, elettrovalvole, ecc...).
I tipi più comuni sono
  • 2 assi: movimento solo su X e Y. Pezzi limitati a lavorazioni piane senza variazioni di profondità.
  • 3 assi (anche 2 assi e mezzo): si tratta di macchine in grado di operare su tutti e tre gli assi, ma soltanto a passi discreti su uno di essi (generalmente l'asse Z), cioè gestiscono l'interpolazione soltanto su due assi. Sono oggi il tipo più economico.
  • 4 e 5 assi: oltre al movimento sui tre assi X,Y e Z si aggiunge l'inclinazione (ed eventualmente la rotazione) del mandrino solidale al piano macchina. Queste macchine possono realizzare praticamente qualsiasi tipo di sagoma purché la forma delle concavità non vada in interferenza con il mandrino. Queste macchine sono molto costose, e vengono usate anche per lavorazioni su pezzi di grandissime dimensioni (turbine, eliche navali, scocche per motori, stampi...)


domenica 3 novembre 2013

Scuola Archeologia spagnola...

Andiamo fieri e ci sentiamo fortunati di conoscere molti di studi di architettura che si avvalgono della nostra professionalità; uno di questi è senza dubbio lo Studio Schiattarella capitanato da arch. Amedeo Schiattarella ed dal figlio Andrea Schiattarella. 
Una delle ultime avventure è stata la nuova sede di Roma della scuola d'archeologia spagnola in via delle tre cannelle(piazza Venezia). Ci sono molte cose che vogliamo mostrarvi e cominciamo dalla sala conferenze che ha messo a dura prova la nostra pazienza.
Infatti il soffitto(con parete di fondo) realizzato è composto da più di 100 tavole di legno massello larghe 20 cm scavate ed adornate con più di 1000 piccoli listelli. Ogni tavola è diversa dall'altra cosi da formare un disegno fatto di linee, ombre e suggestioni che speriamo di farvi vivere attraverso queste prime foto... 
















giovedì 13 giugno 2013

RomeTimeHotel... servizio fotografico.

Come promesso siamo orgogliosi di mostrarvi il servizio fotografico del RomeTimeHotel di via Milano 42-58, Roma. Nei prossimi post racconteremo delle preziose collaborazioni che ci hanno affiancato nella realizzazione dell'opera. 


Le camere












A spasso per l'hotel...














domenica 9 giugno 2013

Tra classico e moderno...

Noi che siamo falegnami da ormai tre generazioni abbiamo nel dna il cosiddetto "arredo classico", quell'arredo ispirato dal mondo classico e quindi ricco di ornamenti come ad esempio cornici, bugne, capitelli, colonne... 
E' un pò come imparare a suonare partendo naturalmente dalla musica classica per poi non fossilizzarsi ma curiosamente esplorare altre forme musicali come il jazz, il fusion, il rock. 
Anche noi abbiamo allora accettato sfide con arredi contemporanei, minimali a volte troppo minimali tanto da risultare anonimi. Infatti pur non essendo attratti dall'eccessivo classicismo, abbiamo constatato con gli anni che le case arredate più classiche assomigliavano di più al committente, mentre le case con linee più contemporanee si avvicinavano molto al progettista. 
Giusto o sbagliato potrebbe essere spunto di conversazione.
Una delle nostre recenti collaborazioni con l'architetto Patrizia Iandolo ci ha fatto rivivere emozioni e sensazioni piacevoli. La casa si trova a due passi da Castel Sant'Angelo. Un bell'attico di una famiglia di professionisti. L'esigenza dell'architetto fu quella di dover amplificare i vantaggi dell'arredo contemporaneo nelle zone tecniche come cucina e bagni, mentre accompagnare con linee più classiche i momenti rilassanti come la sala da pranzo o la sala conversazione. Proviamo a raccontarvelo con qualche immagine fotografica...