lunedì 28 aprile 2014

Appunti sul design Italiano



Appunti sul design Italiano



Dai primi anni del 900 fino agli anni 80 è stata l'Italia a dominare nel mondo sul piano della progettazione. Con questo post ''Appunti sul design Italiano'' andremo, volta per volta, a riscoprire i protagonisti ed i progetti che hanno reso il ''design italiano'' una conoscenza fondamentale per chiunque si occupi di progettazione, e di qualunque parte del mondo!

- Prima del 900?


In genere, il termine "design" viene associato all'età della Rivoluzione industriale, che in Italia arrivò con un certo ritardo rispetto ad altri paesi europei, in un contesto caratterizzato dalla condizione geografica e politica frammentata dell'Italia ottocentesca, un paese che alle soglie del 1860 era agricolo e arretrato
Dopo l'Unità d'Italia, nonostante il lento consolidamento dell'industria cotoniera e degli opifici, soprattutto al nord, non si poteva ancora parlare di industrializzazione del paese prima del 1870-80. Tuttavia, in questo periodo iniziavano a nascere le fiere di paese e poi di città, le esposizioni, la nascita di scuole specialistiche e di "alfabetizzazione grafica". Per esempio, nell'Esposizione italiana del 1861 tenutasi a Firenze, viene sancito un carattere legato ai tessuti e ai prodotti alimentari, mentre quella di Milano del 1881 è incentrata sull'industria meccanica e le grandi costruzioni navali e ferroviarie; a Torino, nel 1898, emergono le applicazioni elettriche e nel 1902 viene lanciata l'avanguardia liberty con le sue espressioni floreali. Nell'Esposizione di Milano del 1906 la trasformazione industriale italiana è data dalle macchine utensili.






- Inizio 900


Nonostante il decollo industriale del periodo giolittiano (1889-1915), il quadro dell'industria internazionale era consolidato, ma, come l'Italia, aveva comunque problemi con l'industria delle materie prime. Dunque, intorno al 1910, l'Italia si inventa un asse portante alternativo, ovvero quello auto/aereo. Questa è una delle caratteristiche del design italiano, ovvero la ricerca e sperimentazione nella diversificazione tipologica, andando anche "fuori mercato". È in questo periodo che nascono la FIAT (1899), la Lancia (1908) e l'A.L.F.A. (1910), anche se l'automobile rimane un mezzo sportivo e di lusso, almeno fino al 1912, quando viene costruita la Fiat Zero
In campo aeronautico, la cultura artigianale della costruzione delle scocche in legno sviluppata sin dal 1879 da Enrico Forlanini, porta, nel 1909, al primo corso di aeronautica presso il Politecnico di Milano.
Con lo scoppio della prima guerra mondiale, il prodotto industriale italiano, soprattutto nel campo dei trasporti, deve verificare la sua validità e durata, seppur senza abbandonare la componente artigianale, per favorire la produzione industriale. In questo contesto emerge la cultura progettuale del Genio civile.
Nel periodo futurista Giacomo Balla e Fortunato Depero, nel 1915, redigono la proclamazione della Ricostruzione Futurista dell'Universo, che coglie al suo interno istanze di rinnovamento estese anche al mondo dell'arredo. È proprio di Balla la camera di bambini progettata e realizzata di suo pugno per la figlia Elica, a cui si accompagna, in seguito, anche un soggiorno ; entrambe le stanze sono decorate con la linea della velocità. Il colore appare l'elemento dominante nel Bal-Tic-Tac di Roma (1921), mentre nella sala futurista alla Casa d'Arte Bragaglia gli arredi sembrano fuoriusciti dalle tele degli artisti, appunto, futuristi.
Con Francesco Cangiullo si passa ad una concezione del mobile che abbraccia l'idea di abitare svelto, con tecniche costruttive veloci e semplici. La Casa futurista Zampini di Ivo Pannaggi, costruita tra il 1925 e il 1926 appaiono sintetizzati gli echi del De Stijl, piuttosto che un nuovo "interno futurista". Gli interni diNicola Diulgheroff rivelano, tra il 1928 e il 1936, l'impiego del tubo di metallo cromato e curvato e influssi modernisti.

Nel 1922 nacque il movimento artistico ''Novecento'', formatosi intorno al salotto di Margherita Sarfatti. Questo movimento artistico riguardava principalmente la pitture, ma ben presto andò ad influenzare la progettazione d'interni e di pezzi d'arredo. Tra gli esponenti di questa corrente troviamo gli architetti Giò Ponti, Giovanni MuzioGiuseppe De Finetti, i pittori Mario SironiAchille FuniLeonardo DudrevilleAnselmo Bucci, e lo scrittore Massimo Bontempelli.


- Giò Ponti (1891-1979)

Giovanni Ponti nacque a Milano nel 1891, e si laureò in architettura al Politecnico di Milano nel 1921, dopo aver interrotto gli studi a seguito della sua partecipazione alla prima guerra mondiale.
Negli anni venti comincia la sua attività di designer all’industria ceramica Richard Ginori, e rielabora complessivamente la strategia di disegno industriale della società; con le ceramiche vince il “Gran Prix” all’Esposizione di Parigi del 1925. In questi anni la sua produzione è improntata più ai temi classici ed è vicino al movimento Novecento, che si contrappone al razionalismo del Gruppo 7. Sempre negli stessi anni inizia anche la sua attività editoriale: nel 1928 fonda la rivista Domus
L'attività di Ponti negli anni trenta si estende: organizza la V Triennale di Milano nel 1933, disegna le scene ed i costumi per il Teatro alla Scala, ed è partecipe dell’associazione del Disegno Industriale ADI, essendo tra i sostenitori del premio “compasso d’oro” promosso dai magazzini La Rinascente. Riceve tra l'altro numerosi premi sia nazionali che internazionali e così nel 1936, quando la sua professionalità è affermata, diventa professore di ruolo alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, cattedra che manterrà sino al 1961.
Nel 1951, si unirà all’architetto Alberto Rosselli ed intanto sia il design che l’architettura di Ponti diventano in questi anni più innovative abbandonando i frequenti riallacci al passato neoclassico. È qui che inizia il periodo di più intensa e feconda attività sia nell’architettura che nel design, negli anni cinquanta, infatti, verranno realizzate alcune delle sue opere più importanti.
Gio Ponti morirà a Milano nel 1979.

Ecco alcuni progetti di Giò Ponti:

Sedia Superleggera
Interni Treno Settebello
Macchina del caffè

Palazzo Pirelli
Denver Art Museum
Denver Art Museum











CONTINUA...

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